le canaglie vivono a lungo, ma un giorno o l’altro crepano…
è morto impunito Pio Laghi, il cardinale nunzio apostolico in Argentina ai tempi della dittatura dei desaparecidos: una vera canaglia, complice ed amico degli assassini torturatori.
Cito da Wikipedia l’infame discorso tenuto a Buenos Aires il 27 giugno 1976, tre mesi dopo il golpe militare: «Il Paese ha un’ideologia tradizionale e quando qualcuno pretende di imporre altre idee diverse ed estranee, la Nazione reagisce come un organismo, con anticorpi di fronte ai germi, e nasce così la violenza. I soldati adempiono il loro dovere primario di amare Dio e la Patria che si trova in pericolo. Non solo si può parlare di invasione di stranieri, ma anche di invasione di idee che mettono a repentaglio i valori fondamentali. Questo provoca una situazione di emergenza e, in queste circostanze, si può applicare il pensiero di san Tommaso d’Aquino, il quale insegna che in casi del genere l’amore per la Patria si equipara all’amore per Dio».
è morto serenamente a 86 anni, probabilmente senza rimorsi di coscienza, prima che le Madri di Plaza de Mayo riuscissero a trascinarlo in tribunale. Protetto ad oltranza dalle cosche ecclesiastiche (altro che Cosa Nostra…), la salma sarà esposta in Vaticano ed i funerali verranno officiati in San Pietro.
l’ha fatta franca…
ah… se credessi che l’inferno esiste!
gli dedico la stessa poesia di Mario Benedetti che avevo pubblicato in un post per la morte di Pinochet
>Ciao Alberto
ti segnalo l’articolo su Pio laghi ceh ho scritot sul mio blog
http://www.paolomaccioni.it/wp
abbracci
ciao Paolo