(aprile 2001)
avevo letto dei divieti sulle donne afghane
la cosa mi ha toccato molto
come sostenerle?
faccio un libro – lo porto in concerto – vendo il libro – mando i soldi
e intanto la questione circola, si diffonde…
ITALIA
esce Taliban vende più di 700 copie in un mese e mezzo
USA
cadono le torri gemelle
Taliban va negli USA con traduzione di Jack Hirschman e Raffaella Marzano
grazie al grande lavoro di Jack e l’aiuto di Ferlinghetti, si vendono tutti (non so quanti)
il testo viene sceneggiato in radio
AFGHANISTAN
le donne aghane del RAWA cominciano a ricevere un po’ di soldi
un giorno arriva una telefonata
era una signora (Mahmuda) che aveva rintracciato l’indirizzo tramite City Lights
mi ringrazia e dice che per l’8 marzo le donne avrebbero letto i miei testi in pubblico nel campo profughi di Quetta in Pakistan – questo, come si può intuire, mi commuove profondamente e mi emoziona.
un contratto editoriale mi vincola al non poter più fornire qui il testo di TALIBAN italiano come ho sempre fatto in precedenza
contattami per averne un estratto…
la foto di copertina è di Fabiola Ledda: Mostar, la pulizia etnica sulle donne musulmane in Bosnia.
edizioni ETL – ISBN 88-900770-0-x
FRANCIA (2003)
Taliban, tradotto da Ambre Murard con postfazione di Serge Pey, esce per le éditions-n&b con una copertina hard di pessimo gusto
non so quante copie abbia venduto e se l’editore stia mandando soldi alle donne… ma credo sia un gioco sporco, visto che non manda notizie né danaro…
– viene messo in scena in recital (a Limoges)
Parution : 2003 – Prix : 11 €
télécharger TALIBAN en français
grazie a suoninversi e Thanitart esce la seconda edizione in occasione delle mie letture di luglio 2007 a San Francisco (info)
download TALIBAN USA
Marie-José Hoyet – Pagine
Massimiliano Salvatori – Piazza Grande
Silvana Fracasso – Carta
Giancarlo Porcu – La grotta della vipera
Il Secolo XIX
Silvia Tessitore – Rubicondor On Line
Roberto Dall’Olio – Terra di nessuno
Elisabetta Marino – Boca Raton Paper
le libraire.com
USA (2014)
Taliban non finisce mai… mentre ero sotto la doccia suona il corriere con i pacchi delle copie del libro appena ristampato negli USA da Marimbo. I libri erano imballati con una copia accartocciata del 31 dicembre 2013 del San Francisco Chronicle and Bay Area, così posso anche leggermi un po’ di notizie da laggiù…
nel retro c’è scritto:
“To give voice to words is of Sardinian essence. And Masala has always allowed that essence to be essential to the way he looks at life and expresses himself. Thus, combining Sardinian esprit, Italian brilliance and a culturally political awareness at home and abroad, it’s little wonder he should have chosen to engage the situation involving the Taliban. The prohibitions that precede each of the 32 short poems read like a litany of horrible decrees. The poems which follow each prohibition are almost dialectic responses to the decrees, whether in fear of them, or submission or resistance to them.”
– Jack Hirschman from the Introduction
TALIBAN, The 32 Precepts for the Women
translated by Jack Hirschman with Raffaella Marzano
Buongiorno Alberto, le scrivo per lasciarle un commento sulla raccolta Taliban, raccolta che ho trovato bellissima, un canto, una litania senza sufficiente lingua per rendere sufficientemente il pianeta Proibizione che va ad indagare. Questo il senso d’impotenza che si avverte, che io avverto, e che rende il tutto così accorato, così sapientemente indagato col rispetto di chi non si attarda in dettagli inutili e d’effetto. Così, il non sufficientemente detto, per quanto suggerito tra le interlinee delle immagini raccolte e ritradotte in versi, genera quello scollamento all’interno del quale si colloca il divario tra mondo occidentale, con la sua troppa presunzione di giudizio, e l’habitat di Taliban con i suoi codici che lei sembra rimarginare con la delicatezza di chi, nonostante il grande senso di partecipazione e l’atto di denuncia che si avverte, non accusa.
Questi brani che ho letto, circa due anni fa, sono quelli che mi hanno fatto avvicinare alla sua poesia. Sono brani che respirano di un’atmosfera delicata, seppure intrisi di quell’inclinazione al proibito (generata per lo più dai titoli didascalici) che li rende, a volte, claustrofobici.
Sono brani che mi son rimasti dentro a decantare, con le sue immagini sbirciate dall’occhio compromesso dalla solidarietà, dando vita a una piccola silloge che, si dice, sia tra le cose più belle che io, autore in erba, abbia scritto.
Volevo, per questo, ringraziarla. Credo sia dovuto.
rita bonomo
A lot of the people the Yanks were fuindng did NOT turn into Taliban. All of them turned on each other in the huge clusterfuck that was the Afghan Civil War, and some sided with and some sided against the Taliban when they emerged(or re-emerged). A lot of the Taliban. when they did their rush to power, were Afghan refugees in Pakistan who wanted to put a stop to the war, which was done by the guys the US founded…Although, yeah, the core of the Taliban/top leadership were former mujahadeen against the Soviets who got help from the US. And in my opinion, the major difference between freedom fighter and terrorist is whether you TARGET civilians. While they were fighting the Russians, most of the mujahadeen attacks were against Russian troops (I haven’t heard of a single guy blowing up market squares during the Sovier-Afghan War). Nowadays…well let’s just say that, yes they do try to kill civilians. And succeed way too often.Also, I think it makes sense to side with the lesser evil against the greater evil, and then, when that is defeated, to turn against it by siding with a still lesser evil, and so on (with Russians against Nazis,with Mujaheds against Russians, Now against taliban with some other guys who are hopefully less inclined to the Shar’ia)
I agree with you, but no war has ever a sense
>Non riesco ad assegnare parole a quanto sto provando, ho appena letto Taliban.
Ora, a caldo, riesco solo a dirti
GRAZIE.
Ida
As bad as it sounds it’s not that hard anyrome. Everyone knows this happens and pakistan is directly responsible. It’s tragic, it’s shameful, it’s down right wrong but these monkeys will continue to do things with their 3rd grade education and all so holy attitude. You know what’s really pathetic, muslims who try to find hadiths or verses in qu’ran to support this action instead of condemning it. Why did they lift up her sheet and stare at her ass? Isn’t that against what they are promoting? Also, why are men doing it instead of women just one big contradiction. Taliban are hypocrites and liars. That’s what happens when you let monkeys run wild
1. talebanes y americanos son perfectamente iguales cuando hacen guerras –
2. lo hacen para controlar la economía de la amapola del opio y del oleoducto que pasa por allí
3. los americanos no son los carabineros del mundo – Creo que esto es claro y sin lugar a dudas
4. los que pagan siempre son los pobres que ya estavan en su propia tierra – y los militares que, sin cultura y ni trabajo, los ponen allì como marionetas estúpidas: Vietnam, no fue suficiente para aprender?
en cualquier caso en mi libro no hablo de esto y usted no lo ha leído
Taliban are hypocrites and liars, well… right… y luego?
also the U.S. economic system is a hypocrite, a liar … no less than the Taliban, then?
gracias por tu intervención…
Sin embargo, tu manera de hablar no me gustó: revela una arrogancia y la violencia típica de aquellos que, sin cultura, pretenden ser superiores … al igual que los nazis del pasado…
this is really your problem
finally: un ser humano no es un mono
>Ciao Alberto
ho scaricato Taliban e con molto piacere vado a leggerlo.
Grazie di questo regalo, della tua generosità e del tuo cuore poetico,
iniziare cosi una giornata fa proprio bene.
saluti
Marilena
>Ho scaricato e letto Taliban.
I commenti a quando lo rileggerò.
>Ho scaricato Taliban, mi ha piaciuto molto! Perche’ non lo traduci anche allo spagnolo? Ti posso dare una mano…
Stiamo in contatto. Continuero’ a leggere i tuoi scritti.
Un grande abbraccio,
S
>Caro Alberto,
ho appena letto Taliban: delicato e soffocante quanto basta per raccontare l’orrore di una gabbia con la bellezza della tua poesia. Le poesie affrontano (con occhio di donna) quanto imposto dai relativi precetti con essenzialità linguistica, senza fronzoli o giri inutili di parole: la verità, nuda e cruda, è quella di un cuore chiuso nel seno di una donna che nessuno vorrebbe vedere, ma su cui tutti si sentono in diritto di esercitare un potere.
Grazie Alberto, anche della gentilezza dimostratami
It’s interesting how Americans talk about our germvnoent’s involvement in Afghanistan. Generally, the point is that we got involved in a situation that we didn’t understand and the consequences were catastrophic. This of course is true and is important to remember.However, U.S. funding was not the most important factor in the rise of the Taliban. Pakistan’s secret police, the ISI, treat Afghanistan like our germvnoent treats Central America. They weren’t our friends when they were telling us which tribal leaders deserved shrink-wrapped greenbacks and they weren’t our friends when they were turning over token Arabs at the beginning of the war.When an American talks about our short-sightedness in funding the mujahideen, it’s still a pro-American narrative: we’re so powerful that our actions cause terrible consequences! Way more terrible than France’s! While that’s an important lesson, it’s equally important to remember that there are situations where we’re not going to be number 1.
acuerdo en muchas cosas – pero no me encuentro en una solamente: son guerras, que, como todas las guerras, no son las nuestras. Hay intereses económicos y de poder que mueven todo – Yo nunca me puedo identificar con ningún poder –
gracias por tu intervención
>Ho scaricato la versione USA di Taliban. Grazie per la condivisione. Ferdinando
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