anche se può sembrare assurdo, vado in Iraq, a Basrah e Baghdad, per il festival letterario Al Marbid…


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dall’album Resuggontu degli StranoS ElementoS

un’intervista prima del concerto di Bologna

Anteprima

 

Il n.4 di Vanitas Magazine è uscito a New York con la copertina di Francesco Clemente. E’ uno speciale sulla traduzione letteraria. Contiene 2 pagine estratte dal mio Taliban grazie alla grande traduzione che ne ha fatto Jack Hirschman.

 

 

 

 

e, sempre a proposito di USA, sono presente con un testo – anche questo tradotto dal caro Jack Hirschman – nel n. 32 della rivista di Oakland (CA), Left Curve


questo post sul blog di Andrea Pomella mi ha sorpreso, commosso e un po’ imbarazzato

e sono sorpreso, imbarazzato, commosso… anche per la qualità dei commenti

grazie ad Andrea
grazie a tutti

intervista radiofonica sul libro
a cura di Serena Schiffini in

 

 

recensioni ad Alfabeto di strade

Marco Tarozzi su il Domani, ed. bolognese di la Stampa
Marcello Fois su La Nuova Sardegna
Daniele Barbieri su Piazza Grande
Daniele Barbieri su L’Unione Sarda
Matteo Chiavarone su Ghigliottina.it
Maria Luisa Vezzali su La Repubblica
Barbara Gozzi su: The Populi, – – Malicuvata, – – La Tela Sonora – – Agoravox
Giovanni Nuscis su La poesia e lo spirito

prima ristampa: ecco un’intervista di Cristiano Sanna Martini su Tiscali.it

sono a Nurachi in concerto per gofar
con Paolo Angeli
il 30 luglio alle 22
a sostenere insieme una buona causa

 

Finita di improvvisare alle 14,07 in risposta (affettuosa) a Nanni Falconi su Corona de Logu. E’ scritta in logudorese di Pattada, lingua di Nanni, in endecasillabi per essere cantata “a tenore”, e se qualcuno tenta di normalizzarla nde li sego sas francas a mossu (gli stacco le mani con un morso).

qui sotto il testo

Ancora »

ecco il comunicato del Teatro delle Celebrazioni per la festa-concerto che servirà a finanziare il viaggio per i giovani che vogliono tornare in Sardegna a votare per le prossime elezioni regionali.

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Paolo Fresu, Ludovico Einaudi, Marcello Fois, Alberto Masala, Michela Murgia, Alessandra Berardi, Bruno Tognolini… sono solo alcuni dei protagonisti dell’evento di lunedì 9 Febbraio, alle 21, al Teatro delle Celebrazioni. Scopo della serata è raccogliere fondi per finanziare il viaggio per la Sardegna degli studenti e lavoratori sardi chiamati alle urne e che si riconoscono nella coalizione di Renato Soru.
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Una festa-concerto a sostegno di Renato Soru, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Sardegna, si terrà lunedì 9 febbraio a Bologna, al Teatro delle Celebrazioni – via Saragozza 234. La serata, con inizio alle 21, è promossa dal comitato Bologna per Soru e dal comitato elettorale del candidato presidente, con la collaborazione del Teatro delle Celebrazioni. Ideatore e protagonista dell’evento Paolo Fresu, il più noto artista sardo, bolognese d’adozione da molti anni; con lui sul palco un altro artista molto apprezzato nella scena musicale italiana, il pianista Ludovico Einaudi, che col trombettista di Berchidda ha instaurato da qualche anno un fruttuoso sodalizio. La serata sarà poi arricchita da alcuni interventi di poeti e scrittori sardi: Marcello Fois, Alberto Masala, Alessandra Berardi, Bruno Tognolini (anche loro come Fresu bolognesi d’adozione), Michela Murgia.

L’ingresso alla serata è ad offerta libera

Scopo dell’iniziativa è raccogliere fondi per finanziare il viaggio elettorale dei molti studenti e lavoratori sardi emigrati a Bologna, ma ancora residenti in Sardegna, che intendono rientrare nell’isola per contribuire alla rielezione di Renato Soru alla presidenza della Regione; a tal proposito è stato organizzato un viaggio in pullman (partenza venerdì 13) per accompagnare gli elettori fino al porto di Livorno, all’imbarco navale per Olbia. Dalla città gallurese partirà poi, nella mattina di sabato 14, il collegamento, con tappe intermedie, verso Cagliari, per portare a destinazione coloro che abitano nel sud dell’isola. Renàutobus, come è stato scherzosamente ribattezzato, partirà da Bologna nel primo pomeriggio; il contributo richiesto ai partecipanti è di 20 euro, comprensivi del biglietto in nave (passaggio ponte).

Il Renàutobus è un’idea di “Bologna per Soru”, gruppo nato spontaneamente su Facebook per sostenere la riconferma di Renato Soru. Parola d’ordine del gruppo, che ha avuto il piacere di ospitare lo stesso Soru a Bologna nella giornata di martedì 3 in un affollato incontro alle Scuderie di Piazza Verdi, è “torramus pro votare, votamus pro torrare”. Lo slogan (torniamo per votare, votiamo per tornare) cita in limba (lingua) il più importante provvedimento della giunta Soru in materia di istruzione (il Master&Back), ed esprime gli scopi pratici e immediati del gruppo ma anche, in termini generali, la sua ragione fondativa.

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Ed ecco alcuni stralci del documento di Bologna per Soru:

«Quante volte avete simpaticamente preso per i fondelli i vostri amici costretti ad avere come proprio rappresentante, tanto per non fare nomi, un Cuffaro, un Loiero, un Fitto o un Formigoni? Volete, per i prossimi cinque anni, esser costantemente accostati ad un Ugo Cappellacci qualunque? Non si tratta della scelta oziosa tra due schieramenti contrapposti ma simili, come ormai (troppo) spesso accade nelle elezioni nazionali e locali. A contendersi la guida della nostra Regione per i prossimi cinque anni non sono solo due persone diverse, sono due visioni differenti “d’intendere e volere” la Sardegna: da una parte quella dei sardi, dall’altra quella di un piazzista brianzolo. Nemmeno tanto simpatico».

«Solo con la riconferma della coalizione di centro-sinistra guidata da Renato Soru si potranno creare i presupposti perché aumentino le possibilità che i tanti sardi che come noi sono stati costretti a emigrare per motivi di studio o lavoro possano un giorno tornare a studiare e lavorare in Sardegna, se lo vogliono, per contribuire con l’esperienza, la professionalità, le conoscenze acquisite fuori dall’isola al miglioramento delle condizioni di vita loro e di tutti i sardi, senza che siano costretti a passare tutta una vita da emigrati: votamus (a Soru) pro torrare, dunque».

il gruppo Bologna per Soru è su Facebook
mail:bolognapersoru@gmail.com

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se qualcuno si affaccia su questo blog, avrà notato che da tempo non rinnovo le notizie o lo faccio solo sporadicamente – sono in giro e, quando ogni tanto torno, sono molto impegnato…
dunque questo no-post di servizio solo per dire arrivederci a presto… spero in autunno

 

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buona giornata a tutti

troppi ormai mi contattano sorpresi per un mio presunto pronunciamento, apparso su tutti i maggiori quotidiani nazionali e in rete, sulla mia (anch’essa presunta) appartenenza ad una lista di fondatori del neo-partito-comunista…
niente di offensivo, per carità, soltanto che la lista contiene due malintesi: il mio nome lì diventa “comunista” e “scrittore”

allora chiarisco con orgoglio che:

1. sono anarchico e non mi dimetto dall’impegno con i movimenti libertari e antimilitaristi
2. non ho mai avuto intenzione di fondare un partito, sia pure comunista, dato che da circa 35 anni non ho fiducia nella “forma-partito”
3. sono un poeta e, solo lateralmente, scrittore, traduttore, artista, ecc.

– un poeta: in una società vittima della mediatizzazione affermo un ruolo misconosciuto e poco spendibile
– soltanto un poeta perché così mi ha nominato chi mi ascolta e tradotto come tale in una decina di paesi del mondo
– questo mio unico ‘mestiere’, ormai scomparso in Italia, qui viene ‘tollerato’ solo abbinandolo ad alcuni americani (prevalentemente di area beat, spesso miei cari compagni di strada) con risvolti mitici ed intenti prevalentemente folclorico/nostalgici… attitudine che fa parte del provincialismo di una cultura interamente colonizzata che non ha più coraggio di esistere e di praticare la voce.
well… have I to change my language in order to be trusted? that’s done.

tornando alla questione:
fui contattato per telefono dall’ex-sen. Giannini che mi parlava del dramma della sparizione della falce e martello dall’iconografia della politica italiana.
Il senatore mi chiedeva un’adesione solidale che non ebbi difficoltà a concedere: la falce e martello (chiudendo benevolmente un occhio sull’uso che ne hano fatto i poteri statuali), è un simbolo che comunque reca in sé oltre un secolo di lotte e speranze per gli oppressi… che viva.
Sul momento non capii che si trattava della costituzione di un cartellone di neo-fondatori, ma credetti che fosse richiesto un pronunciamento solidale che non ritiro.

Sono convinto che Giannini non abbia mai letto niente di mio – non sarebbe incorso in un simile abbaglio
Niente di male… non ho il problema… anzi lo ringrazio per avermi dato l’occasione di ribadire qualche prezioso concetto
senza rancori

ringrazio per l’attenzione
Alberto Masala