il 26 agosto 2011, al festival Santannarresi Jazz , con la contrabbassista Silvia Bolognesi ed il funambolo Valentin, ho eseguito un’opera di cui, oltre al testo, ho scritto anche gli andamenti e le dinamiche.
Esperienza meravigliosa che ha segnato una tappa fondamentale del mio percorso.

* Jaco Pastorius (Norristown, 1 dic. 1951- Fort Lauderdale, 21 set. 1986) – Muore dopo aver subito un brutale pestaggio da parte di un but­tafuori. I medici raccontano che dopo aver staccato la spina il cuore di Jaco continuò a battere per altre 3 ore in modo regolare come un giro di basso.

l’avevo presentata così in un articolo su Sardegna 24

 

questa la bella recensione su La Nuova Sardegna

una chiacchierata di circa un’ora
con anche un reading di poesia
ed un musicista d’eccezione: Francesco Bachis

Seneghe, 28 agosto 2011

 

CRISTIANO FONDAMENTALISTA NAZISTA
un vero vikingo: norvegese, biondo, alto, di buona famiglia, tecnologico, conservatore, anti-islamico…

ecco il “musulmano” che secondo i media avrebbe compiuto la strage di Oslo…

riporto qui l’editoriale  – che condivido interamente – di Giovanni Sarubbi su “il dialogo”.

Riguarda la malafede e la vigliaccheria dei nostri media rispetto alla strage di Oslo.


PER LEGGERLO

 

Promozione per Mortola, l’uomo dei pestaggi alla Diaz

Tutto è possibile. Anche che un pregiudicato condannato in Appello a 3 anni e 8 mesi (per le violenze alla Diaz) e ad 1 anno e 2 mesi (per induzione alla falsa testimonianza del Questore di Genova che così cambiò la propria versione dei fatti escludendo il coinvolgimento del capo della polizia De Gennaro) sia premiato con una promozione a dirigente.

Ricordate quella montatura delle molotov ritrovate alla Diaz (che erano state portate dagli stessi agenti)?
Ed il teorema che quella scuola fosse la sede dei Black Bloc per giustificare la sanguinosa irruzione e le violenze successive?

Era lui, l’ex capo della DIGOS di Genova, il fantasioso esecutore del massacro. Era lui che comandava le truppe nel blitz di stampo ‘cileno’. Era lui.

Da allora aveva già fatto uno scatto di carriera diventando vice questore a Torino e distinguendosi nella repressione delle proteste anti Tav. Ora Spartaco Mortola è questore di polizia.

2001 – G8 di Genova

Non voglio sottolineare quanto che la cosa sia scandalosa e sfacciatamente insostenibile: affido il commento agli stessi sindacati di polizia. (fonte AGI)

riprendo da PEACE REPORTER 
e non riesco a commentare: non ci sono parole adatte
forse solo la poesia un giorno potrà riuscire a trovarle

Bahrein, poetessa stuprata e uccisa dai militari

20 aprile 2011.

Si tratta di Ayat al-Ghermezi,20 anni, che ha pronunciato le sue poesie contro il regime durante le proteste in piazza della Perla nella capitale.

Una poetessa del Bahrein nota per aver composto poemi contro il governo di Manama è stata uccisa dopo essere stata arrestata e violentata dalle forze governative. Si tratta di Ayat al-Ghermezi, 20 anni, che ha recitato le sue poesie contro il regime e il primo ministro del Bahrain Khalifah Ibn Salman al-Khalifah durante le proteste in piazza della Perla nella capitale, come riferisce il sito di notizie Farda. Già subito dopo la lettura, Ayat al-Ghermezi ha iniziato a ricevere insulti, lettere ed e-mail intimidatorie. Secondo quanto spiega la sua famiglia, una volta recatasi dalla polizia a riferire delle minacce ricevute, è stata insultata anche dai funzionari. Alla fine di marzo le forze di sicurezza hanno realizzato due blitz in casa sua, minacciando la sua famiglia affinché fornisse informazioni su Ayat, minacciando che, in caso di silenzio, avrebbero “distrutto la casa con le proprie mani, come ordinato da funzionari di alto grado”. Così la famiglia ha confessato dove fosse e di lei non si sono avute più notizie. Quando sono iniziate le sue ricerche, la polizia ha detto alla famiglia di non sapere dove si trovasse e ha tentato di far firmare ai parenti una lettera che confermava la sua scomparsa.

A metà aprile una telefonata anonima alla famiglia ha informato che Ayat era in coma in un ospedale militare. Al nosocomio i dottori hanno confermato che Ayat era entrata in coma dopo essere stata stuprata più volte. A nulla sono serviti gli sforzi dei medici per salvarle la vita e la poetessa è morta all’ospedale militare.
È da metà febbraio che migliaia di manifestanti anti-governo in Bahrein sono scesi per le strade chiedendo la fine della dinastia sunnita degli Al-Khalifa, che da oltre quarant’anni è al governo del Paese. Dal 13 marzo l’Arabia Saudita ha inviato propri militari nell’isola del Golfo Persico rispondendo alle richieste di Manama per sopprimere la rivolta popolare. Stando alle fonti locali, decine di persone sono state uccise e in centinaia sono state arrestate durante la repressione da parte del governo delle manifestazioni pacifiche.

Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi, è rinviata a giudizio insieme al direttore e due 
giornalisti della Nuova Ferrara. L'accusa e' di diffamazione a mezzo stampa, la querela è stata 
avanzata dalla pm Maria Emanuela Guerra, la prima ad occuparsi del caso Aldrovandi, mentre 
il 17 maggio a Bologna sarà la prima udienza del Processo d'Appello ai quattro poliziotti 
condannati per la morte di Federico. 
''Non avrei mai immaginato - ha detto Patrizia Moretti - di ritrovarmi imputata per aver criticato 
chi non aveva fatto le prime indagini sulla morte di mio figlio''.
Riporto qui sotto la lettera che Patrizia Moretti ha scritto sul blog
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Grigorios Kapsomenos
Creta, 10 novembre 1946 – Bologna, 9 aprile 2011
Gregorio

Di lui non esistono immagini in rete, ma moltissimi – e non solo a Bologna – sanno chi è. E ne hanno l’immagine e la voce nel cuore. Gregorio è il vero libraio, il grande libraio di Bologna. Ieri ci è mancato. Dirlo non è formale. Gregorio ci è mancato e ci mancherà davvero. Non voglio parlare di lui adesso: lo farò in seguito quando avrò più silenzio.

Grazie Gregorio per tutti i libri che hai letto e mi hai raccontato. Grazie di aver fatto il libraio. Grazie dell’amore che hai sempre dato. Grazie.

Vecchio mio, mercoledì sarò troppo commosso per riuscire a cantarti l’Internazionale… ma stai sicuro che la penserò per te.

Il nostro grandissimo libraio se n’è andato. Bologna lo saluterà mercoledì 13 mattina dalle 9,30 alle 11,30 al Pantheon della Certosa.

Abbraccio Marta, preziosa libraia, sua complice e compagna.

la Libreria di Gregorio e Marta in via delle Moline

Ricordi di Gregorio

Olbia è un vero laboratorio. Mi diranno che lo ripeto come un mantra, mi diranno che non si può parlare in maniera così indifferenziata di un intero territorio, mi diranno che ovunque esistono le sfumature e le gradazioni…

Rispondo che lo so. Ne sono pienamente consapevole. Ma so anche che il carattere generale di un territorio e dei comportamenti dei suoi abitanti si può e si deve estrarre in base a dati che vengono riconfermati (e a volte accresciuti) nel tempo. E che può essere dedotto analizzando la qualità dei suoi rappresentanti.

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