Il Circolo Culturale ARCI La Paresse
e l’Associazione Culturale Tournesol

presentano

a che servono i poeti?

martedì 19 dicembre – ore 21.30
incontro con Serge Pey

mercoledì 20 dicembre – ore 21.30
incontro con Alberto Masala

Ingresso libero

Circolo Culturale ARCI La Paresse, via Avesella 5/a Bologna
Per informazioni, Associazione culturale Tournesol: 340.6160167

Los canallas viven mucho, pero algún día se mueren

di Mario Benedetti

Obituario con hurras
Vamos a festejarlo
vengan todos
los inocentes
los damnificados
los que gritan de noche
los que sueñan de día
los que sufren el cuerpo
los que alojan fantasmas
los que pisan descalzos
los que blasfeman y arden
los pobres congelados
los que quieren a alguien
los que nunca se olvidan
vamos a festejarlo
vengan todos
el crápula se ha muerto
se acabó el alma negra
el ladrón
el cochino
se acabó para siempre
hurra
que vengan todos
vamos a festejarlo
a no decir
la muerte
siempre lo borra todo
todo lo purifica
cualquier día
la muerte
no borra nada
quedan
siempre las cicatrices
hurra
murió el cretino
vamos a festejarlo
a no llorar de vicio
que lloren sus iguales
y se traguen sus lágrimas
se acabó el monstruo prócer
se acabó para siempre
vamos a festejarlo
a no ponernos tibios
a no creer que éste
es un muerto cualquiera
vamos a festejarlo
a no volvernos flojos
a no olvidar que éste
es un muerto de mierda.

Le canaglie vivono molto, però un giorno o l’altro muoiono
Necrologio con gli hurrà / Andiamo a fargli festa / vengano tutti / gli innocenti / i danneggiati / quelli che urlano di notte / quelli che sognano di giorno / quelli che soffrono nel corpo / quelli che ospitano fantasmi / quelli che vanno scalzi / quelli che bestemmiano e ardono / i poveri congelati / quelli che amano qualcuno / quelli che mai si scordano / Andiamo a fargli festa / vengano tutti / il crapulone è morto / l’anima nera si è spenta / il ladro / il zozzone / si è spento per sempre / hurrà / vengano tutti / andiamo a fargli festa / a non dire / che la morte / cancella sempre tutto / purifica tutto / per un giorno / la morte / non cancella niente / restano / sempre le cicatrici / hurrà / è morto il coglione / andiamo a fargli festa / a non piangere di contentezza / che piangano quelli come lui / e si bevano le loro lacrime / si è spento il mostro eccellente / si è spento per sempre / andiamo a fargli festa / non restiamo tiepidi / non crediamo che questo / sia un morto qualsiasi / andiamo a fargli festa / non rimaniamo mosci / non scordiamoci che questo / è un morto di merda.

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e bae e torra, fintzas chi non che l’appo ‘ortada in limba sarda
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Sa canalla bivet meda, ma ‘enit die chi si che morit
de Mario Benedetti

Avvisu ‘e mortu cun isga! Pio Laghi-Videla-Gualtieri
Ajò a lu festare
Benzan’ tottucantos
sos innotzentes
sos chi ana tentu dannu
sos chi ticchirrian’ a de notte
sos chi bisionan’ a intro e die
sos chi sufrin’ a carena
sos chi incuban’ pantàsimas
sos chi pistan’ iscultzos
sos chi frastiman’ e brùjiana
sos poberos astrados
sos chi pedin’ a attere
sos chi no immèntigana
ajò a lu festare
chi ‘enzan’ tottucantos
cràpula si ch’est mortu
si ch’est accabbada s’àmina nieddha
su furone
su pudidu
si ch’est accabbadu in su tottu
isga!
chi ‘enzan’ tottucantos
ajò a lu festare
pro chi non si nîat
chi sa morte
ch’iscantzellat donzi cosa
e tottu at a innettare
una die o s’atera
sa morte
no ch’iscantzellat nuddha
imbarant
semper sos marcos
isga!
si chest’mortu su buccallotto
ajò a lu festare
a non bi prangher de sa cuntentesa
chi lu prangant sos che a isse
chi si ch’ingullant sas lambrigas
si che’st mortu Mustrengòne
si che’st mortu pro semper
ajò a lu festare
e non bistemus tèbios
a non crèer chi custu
siat unu mortu cale si siat
ajò a lu festare
a non nos ponner lenos
a non ndh’immentigare chi custu
fit unu mortu ‘e merda.

 

MAMUAN

il concerto di Grazia

Alberto Masala – Gavino Murgia – Paolo Angeli


Giovedì 7 dicembre 2006 – ore 21,30

Teatro di Palazzo Minerva
via Roma 2, Minerbio (Bologna)

NOTE SUL CONCERTO (di Serge Pey)

Alberto Masala è uno fra i maggiori testimoni della poesia contemporanea. Interprete critico della grande tradizione orale, lucido vociferatore che estende e rinnova nello spazio ritmico del senso le sue pronunce sovversive … in questo concerto mescola i suoi testi al fluido dei suoni di Gavino Murgia (sax, voce gutturale, elettronica), divoratore di musica, amplificatore di tenerezze sonore, barbaro trascinatore di respiri e voci primordiali … e all’imprevedibilità di Paolo Angeli (chitarra sarda preparata), un Frank Zappa resuscitato, geniale inventore di chitarre, osservatore di mondi del suono che attraversa in spazi mai descritti in precedenza.

L’unicità di questo trio di sardi – nativi che hanno ereditato le rotture della modernità più radicale – porta l’arte dell’improvvisazione ai livelli rigeneranti di un rituale originario. Qui l’arte riacquista la forza dell’amore e la potenza del senso, rinnovando la fisionomia della poesia e della ricerca musicale contemporanea.

rosaspinaunteatro
Info e prenotazioni telefoniche: 051 2965700 e 051 878510
Prenotazioni via mail: rosaspinaunteatro@libero.it Organizzazione: 348 9050346

grazie all’Associazione culturale Tournesolall’Assessorato Cultura e Pari opportunità della Provincia di Bologna al Circolo Sardegna di Bologna. Con il supporto della Provincia di Nuoro nell’ambito delle inziative per i 70 anni dalla morte e gli 80 dal Nobel di Grazia Deledda.

concerto per GoFAR

sosteniamo la ricerca contro l’atassia di Friedreich

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L’ATASSIA DI FRIEDREICH è una malattia ereditaria recessiva, finora incurabile, che colpisce 1 BAMBINO o ADOLESCENTE SU 50.000 e 1 PERSONA SU 100 è PORTATORE SANO.

Due portatori sani hanno il 25% di possibilità per ogni gravidanza di generare 1 figlio malato e per il carattere recessivo della trasmissione può accadere che la malattia si presenti improvvisamente in una generazione colpendo più fratelli o sorelle.

L’AF si manifesta generalmente in età scolare con progressive disfunzioni neurologiche: mancanza di coordinazione dei movimenti, disturbi dell’equilibrio (entro 10-15 anni costringe alla sedia a rotelle e ad una progressiva limitazione dei movimenti) fino, in alcuni casi, alla perdita della vista, dell’udito e della parola. E’ spesso accompagnata da grave cardiopatia ipertrofica e da un rischio elevato di diabete mellito, oltre ad anomalie scheletriche. Al ragazzo che viene colpito da tale patologia si dice che dovrà vivere di cervello, per sottolineare il fatto che le facoltà mentali restano intatte.

Il Comitato RUDI ONLUS, che in Italia si occupa dell’Atassia di Friedreich, propone per il secondo anno la Campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi GoFAR (andiamo lontano) per finanziare la ricerca. Mancano fondi istituzionali: è necessario ricorrere a forme di finanziamento privato.

si possono effettuare donazioni tramite:

  • bonifico bancario intestato a Comitato RUDI ONLUS – Go FAR Unicredit Banca Via D’Ovidio, 5 10129 TORINO Conto corrente n. 0000 4028 7283 ABI 02008 CAB 01160;
  • versamento sul c\c postale 63539662 intestato a Comitato RUDI ONLUS per Go FAR;
  • carta di credito collegandosi al link www.fa-petition.org/donation_ita.html;

Le ultime ricerche genetiche aprono nuove prospettive. Recenti studi hanno messo in luce il ruolo chiave di una proteina, la fratassina. Secondo gli scienziati la ricerca sta entrando in una fase nuova. Progetti sono già in corso in varie parti del mondo.
L’ultima scoperta, sensazionale, è quella apparsa sulla prestigiosa rivista scientifica Nature che il 20 agosto ha pubblicato on-line lo studio di una équipe dell’Istituto Scripps e della University of California – School of Medicine diretta dal dott. Joel Gottesfeld. Sono stati individuati dei composti che riattivano il gene responsabile della malattia offrendo la speranza di un trattamento efficace per questa patologia devastante.
GoFAR sta finanziando il progetto delle équipes guidate dal prof. Massimo Pandolfo, chef de Service de Neurologie-Hopital Erasme-Université Libre di Bruxelles, e dal prof. Joel Gottesfeld. Tale progetto utilizza le molecole di Joel che, in coltura su linfociti umani, aumentano significativamente la produzione di fratassina correggendo le modificazioni biochimiche indotte dal deficit della proteina e riattivando il gene ‘silente’.
La speranza di bloccare la malattia o addirittura di farla regredire potrebbe diventare una certezza.

Siti di riferimento sono

www.fagofar.org

www.atassiadifriedreich.it

11. Novembre 2006 · Commenti disabilitati su FABIOLA LEDDA – Works · Categorie:blog news, d'arte, di Sardegna · Tag:, , ,

Si apre sabato 11 novembre alle 18.00, presso la Galleria Capitol di Piazza del Carmine, a Cagliari, l’esposizione delle opere di Fabiola Ledda, artista tra le più originali nel panorama contemporaneo.

Sarda, nata in Germania nel ‘71, si è formata in ambiente internazionale diplomandosi all’Accademia di Belle Arti di Bologna, città dove oggi vive e lavora.

La sua ricerca è orientata sulle tematiche del sociale. Agisce con fotografia, installazioni, video e performance. Con poeti, musicisti, danzatori e artisti di varie provenienze negli ultimi 10 anni ha partecipato a numerosi eventi internazionali.

In galleria sarà presentata, fino alla fine di novembre, una summa del lavoro di Fabiola Ledda da Bia e degradabile e Ofelie.

vestito sul letto – @Fabiola Ledda

Fabiola Ledda – Works

(11 / 25 novembre 2006)

 

 

Galleria Capitol Arte Contemporanea – Piazza del Carmine 14, Cagliari
ORARIO: dal martedì al sabato 16.30 – 20.00
il Giornale di Sardegna PDF

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FUORI LA BANDIERA CONTRO LA REPRESSIONE!

Il Comitato 11 Luglio costituito dopo gli arresti dei dieci militanti di a Manca pro s’Indipendentzia, a seguito del divieto imposto ad uno dei reclusi di tenere in cella la bandiera dei quattro mori si domanda:

PERCHE’ TALE DIVIETO?

Essa è il simbolo del popolo sardo e della nostra terra in questo caso viene invece considerato alla stregua di un simbolo eversivo!
Il comitato intende sensibilizzare tutti proponendo di esporre la bandiera dei quattro mori fuori dalle finestre in segno di solidarietà e per manifestare pubblicamente l’orgoglio per la propria appartenenza

FUORI LE NOSTRE BANDIERE !!!

Per adesioni contattare il seguente numero: 3497817180

11 Novembre 2006 Casteddu: Manifestazione!

26 Ottobre, e 9 Novembre 2006, dalle 18 alle 20, Sassari: Il Comitato 11 Luglio sarà presente in p.zza Castello con un banchetto informativo e di sensibilizzazione sulla incostituzionalità della legislazione vigente in materia di reati associativi e di pensiero, art. 270 e seguenti.

Contro la violenza della repressione per la libertà!

info: comitato 11 luglio

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OAXACA RESISTE !!!

NONOSTANTE L’OFFENSIVA
DEL GOVERNO FEDERALE

Oaxaca resiste e Ulises Ruiz Ortiz se ne deve andare !!!

sto ascoltando la radio APPO che trasmette in diretta

ascoltatela anche voi
fa bene al cuore ed allo spirito

qui
RADIO APPO TRANSMITE EN VIVO

e, se non si sente, qui puoi trovare tutte le radio dell’Oaxaca, ascoltale…


si los medios no son de la gente
la gente toma los medios
y los medios se liberan

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ecco gli assassini


Juan Carlos Soriano Velasco (maglietta rossa), poliziotto detto “El Chapulín”
Manuel Aguilar (giacca scura), capo del personale del municipio
Avel (sic) Santiago Zárate (camicia rossa), dirigente della sicurezza pubblica
identificati da El Universal – Foto: D.R. 2006 El Universal

ecco Brad Will Foto: D.R. 2006 Narco News

il suo ultimo video


l’articolo



un sito davvero necessario

giovedì 2 novembre – Ore 18:00

MOBILITAZIONE CONTRO LA REPRESSIONE AD OAXACA
E IN RICORDO DI BRAD WILL
davanti all’AMBASCIATA MESSICANA A ROMA
Via Lazzaro Spallanzani 16

l’AMBASCIATA MESSICANA A BOLOGNA è in Via Solferino 26

>ricevo e pubblico il comunicato che segue.
Ma approfitto per ricordare il ‘duro’ (uso un dolce eufemismo) rapporto dell’Italia con la Sardegna, caduta, ahimé, nelle sue avide spire un paio di secoli fa.

Ebbene, da circa duecento anni l’Italia ha agito come la Turchia con i Curdi o la Russia con i Ceceni. La sanguinosa colonizzazione è arrivata con due leggi pesanti: divieto delle lingue (abolita solo recentemente su pressione della Comunità Europea) e creazione della proprietà privata delle terre per originare una borghesia agraria che reggesse il sistema.
E sempre repressione, carceri, basi militari… pensate che a Nuoro c’è una divisa ogni otto abitanti. Infine il turismo… “quel turismo” che è riuscito persino a cambiare la toponomastica dei luoghi. La storia è lunga e costellata di morti e di ingiustizia.
La colpa dei sardi? essere sardi in un isolamento intellettuale e politico che viene indiscriminatamente da tutte le componenti, da destra a sinistra.
Normalmente gli intellettuali, gli artisti, tutti coloro che dovrebbero avere una relazione immediata ed abituale con le questioni etiche, in Italia come in Sardegna tacciono infastiditi o ne sorridono con sufficienza, portando la responsabilità colpevole di una complicità con i sistemi repressivi. La criminalizzazione di un popolo, la sua espropriazione culturale e materiale, è un percorso tipico di ogni colonizzazione. Cercare di resistere, soprattutto culturalmente, è un crimine. Questo, a mio parere, appare il caso dei dieci arrestati in base ad un TEOREMA di cui finora non si conoscono elementi concreti. Chiediamo di saperne di più.

ECCO IL COMUNICATO

11 luglio, Sassari trema. Alle cinque del mattino gli elicotteri della polizia prendono d’assalto la città, decine di uomini delle forze dell’ordine in tenuta anti-sommossa fanno irruzione a casa di 55 militanti dell’organizzazione “a Manca pro s’Indipendentzia”. Il bilancio dell’operazione “Arcadia” è di dieci arresti: Emanuela Sanna, Pier Franco Devias, Marco Delussu, Marco Peltz, Salvatore Secchi, Roberto Loi, Bruno Bellomonte, Stefania Bonu, Alessandro Sconamila e Massimiliano Nappi. Accusati di associazione sovversiva con finalità di terrorismo. Tutti appartenenti secondo gli inquirenti a due formazioni terroristiche: Npc (Nuclei proletari per il comunismo) e Oir (Organizatzione indipendentista rivolutzionaria). Gruppi armati, secondo l’inchiesta, che si sarebbero resi responsabili, negli ultimi quattro anni, di almeno trenta fra attentati dinamitardi e azioni dimostrative. Passa un mese, passano due mesi, Bruno Bellomonte viene scarcerato perché la macchina delle intercettazioni s’inceppa. Bellomonte, al tempo di un’intercettazione effettuata a Sassari, si trovava in Tunisia. Mentre per Massimiliano Nappi, Stefania Bonu e Alessandro Sconamila, il Tribunale del riesame decide di tradurre la carcerazione preventiva in arresti domiciliari. Chi conosce i ragazzi di “a Manca” trova davvero improbabile l’ipotesi del pm De Angelis, che vedrebbe nei militanti dell’organizzazione dei pericolosi criminali che hanno attentato all’incolumità delle persone in varie occasioni.

Naturalmente la giustizia deve fare il suo corso e riponiamo nelle istituzioni fiducia perché la verità prevalga. Ma chiediamo anche che l’inchiesta sia veloce e si arrivi presto al processo, come del resto dovrebbe essere in tutti i casi nei quali ci sono detenzioni preventive, tanto più che le accuse risalgono a fatti accaduti oltre 18 mesi fa. Non esiste certo la possibilità di inquinamento delle prove. Né il pericolo di reiterazione del reato. Anche il trasferimento improvviso (del 23 ottobre) di Salvatore Sechi dal carcere cagliaritano del Buoncammino a quello di massima sicurezza di Parma appare poco comprensibile per il momento in cui avviene.

CHIEDIAMO DUNQUE CHE SU QUESTA INCHIESTA NON CALI IL SILENZIO.

sito del comitato 11 luglio

per sottoscrivere o dare solidarietà

>
un SITO sui DESAPARECIDOS che agisce per conservare Memoria, conoscere la Verità, ottenere Giustizia su una questione che continua ad essere drammaticamente attuale in diverse parti del mondo: Algeria, Argentina, Bolivia, Brasile, Colombia, Cile, Spagna, Messico, Panama, Perú, Uruguay, Sahara Occidentale, Turchia…

nel frattempo, per ricordare dal vivo,
Antonella Puddu e Riccardo Pittau in

El Tano

Domenica 26 Novembre alle 18.30
scuola popolare di musica Ivan Illich
via Giuriolo 7 – Bologna