testi (in due lingue) di Alberto Masala e Raúl Zurita

partiture grafiche e composizione musicale di Marco Colonna

eseguita con Giulio Tosti e scaricabile dal libro con codice QR

postfazione di Lorenzo Mari

Edizione Libreria Modo Infoshop

 

Il progetto e tutte le traduzioni, spagnolo-italiano e italiano-spagnolo, sono di Alberto Masala

Per sostenere il RAWA (Revolutionary Association of Women from Afghanistan) offriamo un’azione artistica condivisa:

Alberto Masala, col libro Taliban (a questo link la sua storia) introduzione di Jack Hirschman e copertina di Fabiola Ledda, in quattro versioni (Italiano, Inglese, Francese, Spagnolo).

Marco Colonna, che ha composto l’opera L’ombra dei suoi passi, da lui eseguita al clarinetto con Giulia Cianca (voce), Mario Cianca (contrabbasso), Ivo Cavallo (percussioni).

Come per l’edizione di vent’anni fa, niente andrà a noi. Voi scaricate l’opera, libro e disco insieme, noi versiamo il ricavato al RAWA

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In Afghanistan è riapparso il terrore. Si torna indietro. Una volta aboliti i modesti progressi compiuti negli ultimi vent’anni, ancora una volta le donne vivranno nella paura, recluse, prede di stupri, lapidate, uccise. I talebani hanno già le liste di quelle da eliminare o vendere come schiave del sesso. Le bambine non torneranno più a scuola per paura di essere intimorite o perfino uccise, e, quelle che cresceranno, lo faranno senza libri, cinema, televisione, musica, destinate ad essere rinchiuse dentro il buio di un burqa, la loro definitiva tomba dove si potrà solo immaginarle vive. Brutalmente sottomesse al mehram (padre, fratello, marito) che scandirà il passo di tutta la loro esistenza.

Quel dominio maschile sarà totalitario. Avrà una marca omosessuale. E non mi si fraintenda: sto parlando dell’atroce deformazione patriarcale di un’omosessualità assolutista e omofoba, propria dei sistemi politico-religiosi che, anche in Islam, ha comunque tratto radici dalla nostra cultura cristiano-giudaica: feroce, maniacale, furiosamente oppressiva e violentemente escludente per le donne. La stessa delirante patologia che origina i femminicidi anche in Occidente. Talmente dolorosa per l’umanità da non meritare spazio per la comprensione né per alcuna giustificazione, e che si situa nello stesso orribile luogo del genocidio.

Non ha un centro la tenebra: difficile trovare parole capaci di raccontarla.

Già vent’anni fa l’ho fatto con voce e parola di donna. Ancora una volta affermo che, quando scrivo, trasvivo oltre me stesso per trasformarmi in ciò che sto scrivendo. Importa il risultato.
Impressionato dalla follia del sistema talebano, scrissi questi testi nell’aprile del 2001 con l’obiettivo di ricavare fondi per il RAWA, l’Associazione rivoluzionaria delle donne dell’Afghanistan attiva fin dal 1978, che clandestinamente ha assistito e sostenuto le donne con libri, medicine e aiuti di ogni genere. Eroicamente, a rischio delle loro vite.

Negli anni niente è cambiato.

Le parole di allora sono drammaticamente attuali, cambia solo lo scenario. Mentre scrivo, termina una guerra. Come ogni guerra mi ha visto distante dalle sue assurde motivazioni. Si preparano anni di dolore. Continueranno a cadere vittime innocenti. E follie religiose o idee di supremazia etnica ancora percorrono il mondo. Con gli stessi criminali che hanno consumato la terra, estirpato le foreste, contaminato i mari. Dietro queste idee si occulta il denaro del mercato dell’oppio, un oleodotto, i traffici delle mafie multinazionali, lo sfruttamento di un capitalismo assassino senza scrupoli. Questo è il potere del patriarcato.

Ma attenzione: non sono folli. Stanno soltanto freddamente difendendo il loro profitto.

Io non combatterò per loro.

Alberto Masala – 2021

Il 15 marzo esce Clorofilla, con Leila Shirvani, Francesco Diodati, Sara Shirvani e Enrico Morello.
Va bene, bellissimo progetto, ma io che c’entro? Ho curato i testi scegliendoli e poi anche traducendoli in inglese.

Gli autori, oltre me, sono: Billy Ramsell, Savina Dolores Massa, Raúl Zurita.

Un ringraziamento speciale per il solito (e solido) supporto a Lorenzo Mari, che, oltre alla traduzione di Billy Ramsell, ha gentilmente sorvegliato le altre traduzioni fatte da me.

Qui la notizia sulla pagina Facebook di Tǔk Music, l’etichetta di Paolo Fresu, che ha ideato e prodotto il disco.

la copertina di Raku Inoue.

Con il sostegno di MiBAC e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”.

COVER_STRANOS ELEMENTOSNonostante la mia tenera età, i cari fratellini rappers – #StranosElementos – continuano a chiamarmi nelle loro imprese. Il loro ultimo lavoro è fantastico. E con un bel po’ di contributi fortissimi che elenco più sotto. Il disco si può scaricare interamente gratis a questo link su YouTube. La tematica? Lo dice il titolo stesso: una denuncia della vera Sardegna di oggi, colonizzata, invasa dai militari, inquinata, espropriata. Una Nazione senza diritti… la terra dei tumori e delle bombe. Per saperne di più, un’intervista su NOOTEMPO a questo link.

Oro Incenso e Quirra

Ecco il mio pezzo con la traduzione per chi non capisse il sardo-logudorese. S’intitola “A unu sard’ arressu” ed ho fatto una scommessa con me stesso: calare nel rap metri classici attingendo (e adattando) forme sardo-ispaniche che probabilmente hanno almeno quattro secoli (la struttura è: undhighina cun serrada / sestina retrogada). Ma, in fondo, basta restare sempre nel 4/4…

i contributi al disco sono di:

✘ Acero Moretti
✘ Alberto Masala
✘ Arricardu Pitau
✘ Camicie di Forza
✘ Dj Dras alias Sandro Rocchigiani
✘ ERGOBEAT
✘ Feitz
✘ Futta
✘ Pietro Rigosi
✘ MALAM InTè
✘ Marco Colonna
✘ Micho P Maloscantores
✘ Quilo kg Sa Razza
✘ Peterson Junior
✘ Su Akru
✘ Tone Abstract
✘ Tony Covarrubias

illustrazione di Francesca Gallo

BUSHIDO è un bellissimo progetto di Marco Colonna, musicista con cui collaboro in concerto.

Marco ha invitato dieci compositori a scrivere un brano ciascuno sul tema Bushido (武士道 Bushidō) checito da Wikipedia – è «la via (o l’etica) del guerriero»: un codice di condotta e un modo di vita adottato dai Samurai.
Ecco i loro nomi: Francesco Massaro, Silvia Bolognesi, Giorgio Colombo Taccani, Gianni Lenoci, Massimo De Mattia e Bruno Cesselli, Roberto Del Piano, Jacopo D’Amico, Marie Incontrera, Francesco Nurra, Eugenio Colombo.

A questi, Marco ha aggiunto sette brani ispirati ai sette princìpi fondamentali del Samurai, e tutto si è condensato in un’opera per la sua esecuzione in solo al sax baritono.

A gennaio 2017 uscirà il disco per Setola di Maiale, Amirani Records e Fonterossa Records.produzioneE, insieme al fantastico CD, ci sarà un libretto che ho scritto sui 17 brani, a volte in Haiku, a volte no… e, naturalmente, s’intitola BUSHIDO. Qui sotto la copertina. Buon ascolto.

brochure-cover

il disco arriva subito dopo il riconoscimento di Musica Jazz, la rivista che ogni anno compila la classifica dei migliori musicisti, e che quest’anno vede anche la presenza di Marco.
classifica-2016-musicajazz

ed ecco un’intelligente recensione di Cerini, sempre su Musica Jazz (novembre 2017) –
recensione Bushido

Claudio Gabriel Sanna (ex “Calic”) è di Alghero (L’Alguer, país català de Sardenya) ed ha fatto il nuovo disco: Altres Paraules. C’è anche un testo, “I continuem” che, insieme ad altri miei testi, nel 2004 era stato tradotto per una pubblicazione per AROLA editors di Tarragona.

grazie a Claudio – e un abbraccio alla sua sensibilità –

http://www.operazionevangogh.net

scarica e diffondi
Piano industriale eni novamont_RISERVATO marzo 2011

 

Proveniamo da estremi

Alberto Masala, Fabiola Ledda, Antonio Are
libro (E.T.L.)+ CD (erosha) – 2002

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Baobab 15
a cura di Adriano Spatola
(MC – Tam tam, 1988)

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Horizontal radio
(2CD – ORF Kunstradio, Transit e Ars Electronica, Austria 1996)

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su Cuncordu Bolothanesu

(CD – SMP 010, Ivan Illic, 1997)

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NITA. L’Angelo sul Trapezio

di Paolo Angeli
(CD – RéR Megacorp, UK, 2005)

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Isole che parlano
(CD Compilation – Erosha 2000)

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Various Mouth Of The Night
(CD Compilation – La Main Gauche, France 2006)

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Tenores pro sa Palestina
(CD – 2009)

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Resuggontu – Stranos Elementos
(CD – 2009)

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S’ardore Populare – Tzoku (ex Kenze Neke)
(CD – 2010)

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L’œil du cosmonaute – di Dom Paulin
(libro + CD – France 2011)

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intervento dalla raccolta di brevi saggi Poesia a Bologna
a cura di Giancarlo Sissa

 

Gallo&Calzati, Bologna 2004
ISBN 88-88379-27-4)

 

download qui del mio testo

 

e intanto, dato che, come dice Patrizia, non sempre ricordano

Patrizia Vicinelli – 1989