dopo una lunga assenza (di viaggio e lavoro) mi piace riapparire con qualcosa che non parli delle ultime notizie che, giorno per giorno travolgendo le precedenti, catturano l’attenzione e ricoprono di silenzio ciò che era successo poco prima… pensateci: da questa estate, un negro è stato eletto presidente degli USA cancellando dalla nostra attenzione un altro negro ammazzato di botte per un pacco di biscotti, o un altro pestato e fermato dopo avergli scritto negro sui documenti… è la globalizzazione, baby… una mano lava l’altra.
Intanto il fascismo avanza comunque facendo arretrare ogni logica ed ogni equilibrio. Gelli fa la TV, Berlusconi ne applica il programma fedelmente, a Roma alcuni arditientrano alla RAI facendo gridare allo scandalo, in piazza la polizia dimostra di essere sempre più fascista, Cossiga in arterio finalmente parla più chiaro delle altre volte, ma non succede niente… spero solo che campi abbastanza per dirci qualcosa su chi ha messo le bombe da Piazza Fontana in poi, cosa è davvero successo ad Ustica, ecc… chiedo solo che, per favore, lo si lasci continuare a parlare quanto desidera…
Ma la vera notizia è un’altra: questa lettera del comitato Dal Molin che riassume il senso di tutto ciò che ho detto prima. La riporto intatta, anche se vi consiglio di visitare il loro sito dove troverete molto di più. Abbracci e contento di ritrovarvi (se non vi ho già tutti persi per strada).
Lettera aperta agli studenti, ai precari, agli insegnanti, ai genitori impegnati nella difesa di un bene comune: la scuola e l’università Vi abbiamo visto nelle strade e nelle piazze delle nostre città. Abbiamo incrociato i vostri sguardi e abbiamo ritrovato la nostra determinazione: quella di chi non cerca un privilegio ma con il proprio impegno difende l’oggi di se stesso e il domani di tanti altri. (continua a leggere qui…)
>Bentornato, Alberto! Venivo qui ogni giorno, ma…non ti trovavo.
E credo che a molti la tua voce nella rete sia mancata.
Milvia
>bentrovata Milvia! anche voi mi siete mancati…
ma non potevo davvero: ho scritto un libro (di racconti brevi) – insieme a Marcello Fois, su commissione, pagato – ed io vivo di quello, dunque ha la precedenza. Uscirà ai primi del prossimo anno.
E sono stato quasi tre mesi in Sardegna (dove ho diretto anche un evento)… ed in giro qua e là.
Non ero assente, solo silenzioso. Ma non avevo la possibilità e le forze di dedicarmi anche al blog.
Inoltre sta uscendo un altro libro – Alfabeto di strade (ed altre vite) – una selezione di 25 anni della mia poesia, datato 2 novembre, anniversario della morte di Pasolini. Ma ne parleremo più avanti…
Per ora ti abbraccio. Felice di ritrovarti.
A.
>Un abbracccio Alberto. E ben tornato spero di leggere presto i frutti della tua assenza dal blog.
Ciao
Marco Antonio Pani
>Bentornato Alberto. Mi (ci) sei mancato.
Taroz