Sabato 3 gennaio 2009

Manifestazione a Roma

Ore 16.30 piazza della Repubblica corteo fino a Piazza Barberini

 

SITO FORUM PALESTINAMAIL PER ADESIONI

Sì, a questo punto è legittimo esplodere in una Giusta Rabbia.

Non ci sono possibili argomenti che riescano a mitigarla.
Israele, e non il popolo israeliano in quanto tale, è uno Stato terrorista perché semina e coltiva terrore da sessant’anni con una sistematicità ossessiva e criminale.
Si distingue dal nazismo solo per le apparenze di stato “democratico”.
Così ha ottenuto la complicità ed il silenzio degli altri cosiddetti “stati democratici” occidentali. I suoi metodi sono l’invasione e l’occupazione, il saccheggio e la demolizione, i bombardamenti, il razzismo, lo sterminio genocida.
A niente sono servite una cinquantina di “morbide” risoluzioni ONU: ancora laggiù si trasportano morti alla sepoltura e nemmeno gli aiuti umanitari riescono a perforare il muro che è stato eretto attorno ad un popolo la cui unica colpa è quella di trovarsi lì, in quel territorio che abita da millenni. Israele, forte del suo potere economico e militare, agisce sul senso di colpa suscitato in Occidente dal nazismo usandone però gli stessi metodi, sebbene distillati negli anni.
Siamo alla soluzione finale? I bambini che muoiono a Gaza non sono uguali ai nostri? Esiste dunque una “razza” sterminabile? Vivreste in un mondo disegnato da chi ha ucciso e discriminato? Si può continuare a dormirci sopra accampando e difendendo un modello di “democrazia” assassina in nome della quale è lecito perfino un nuovo Olocausto? Come possono i discendenti di quelle povere vittime dell’Olocausto nazista dopo qualche decina d’anni essere diventati uguali ai loro carnefici? Potrà ancora la nostra coscienza occidentale parlare in nome della libertà?

Tutti noi da qui abbiamo solo una possibilitàinsieme agli Israeliani che lo stanno facendo da laggiù e di cui non si sente risuonare la voce: testimoniare con la forza e la Giusta Rabbia della nostra coscienza tutto il dissenso e la consapevolezza. Diciamo chiaramente che sappiamo e non dimentichiamo: per questi crimini non c’è perdono come per quelli del nazi-fascismo o dello stalinismo.

fuori dal coro: un chiaro editoriale di Carmillae una nota finale: negli ultimi tempi ho visto pletore di intellettuali, fior di scrittori, bande organizzate di gente dello spettacolo e della cultura, schiere di docenti… posizionarsi agguerriti per le cause più nobili, da quelle animaliste a quelle politico-buoniste, da quelle in difesa della letteratura per la presenza di Israele come ospite d’onore al Salone di Torino, a quelle in difesa di tutte le confessioni religiose e/o paramistiche. Ora vedo solo un silenzio talmente assordante da ricordarmi lo stesso silenzio che durante il fascismo nobilitò la nostra classe intellettuale in difesa della razza. Dove siete? Cosa state mangiando e in quale piatto? Qualcuno sta bombardando il letto dove dormite? Il mio ormai è insostenibile: lo circondano troppe voci di feriti e assassinati, troppo pianto… buonanotte.


————————–
Nessun uccello mai potrà sorvolare un’esplosione
Nessun albero mai potrà essere piantato su una bomba
Nessun’idea mai potrà vivere su dei cadaveri
Nessuna malta mai potrà essere impastata col sangue
Nessun figlio mai potrà nascere da un morto
Nessuna cultura mai potrà impugnare un’arma
Nessuna parola mai potrà essere ascoltata da un assassino
Nessun padrone mai potrà essere trascurato da un poliziotto
Nessuna libertà mai potrà essere raccontata da un militare
Nessuna pace mai potrà essere cantata in una caserma
Nessun poema mai potrà cantare uno Stato
Nessuna parola d’amore mai potrà essere pronunciata in nome di un dio assoluto
No bird could ever fly over an explosion
No tree could ever be planted on a bomb
No idea could ever live based upon cadavers
No cement could ever be mixed with blood
No son could ever be born from a dead person
No culture could ever grab hold of a weapon
No word could ever be heard from a murderer
No boss could ever be overlooked by a cop
No freedom could ever be talked about by a military man
No peace could ever be sung in a barracks
No poem could ever sing of one state
No words of love could ever be uttered in the name of an absolute god


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.