Il viaggio intrapreso con il primo album Posthudorra in Casthurina continua nel secondo, Resuggontu dove il titolo stesso (Resoconto) gioca su un doppio significato, sottolineando da una parte il rendersi conto della situazione a livello globale con tutte le sue contraddizioni, e dall’altra il farsi carico della responsabilità di trasportarlo in rima facendo un vero e proprio resoconto della situazione.
Allargando le vedute oltre l’isola, affronta tematiche di carattere sociale e etico che investono tutto il continente: dalle morti bianche sul lavoro in Moschi bianchi, Trabagliu nieddu che vede la partecipazione dei Limbudos, gruppo rap di Nuoro, all’inquinamento e il surriscaldamento del pianeta in Terra, Zeru e mari (Terra, cielo e mare) a pezzi sempre più crudi come Antiscleru dove si mette in luce senza compromessi il rapporto che intercorre tra lo stato/chiesa e lo stato, OsdhiniPubriggu (Ordine Pubblico) che appare come uno storyboard per raccontare i fatti come sono accaduti realmente al g8 del 2001 a Genova attingendo dagli archivi del social forum, I la tumba(Nella tomba) che parla di guerra e missioni di pace, di chi cerca nella divisa militare un lavoro sicuro, e il titolo eloquente parla da sé, a Muninca d’Isthaddu(Scimmia statale) con la partecipazione dei Malos Cantores gruppo rap campidanese, dove si affronta il problema eroina e gli interessi che ci girano attorno.
Per poi tornare alla nostra terra con Limba, sul tormentone del riconoscimento della lingua sarda come lingua ufficiale, e vede la partecipazione di ospiti d’eccezione: il poeta sardo Alberto Masala in apertura e il tenore Bolothanesu di Antoni Are in chiusura.
Non mancano i pezzi intimi, così ci piace definirli, quelli che parlano di noi, della situazione territoriale come Giugghendi cu la sosthi (Giocando con la sorte) dove il beat si fonde con la tromba del musicista sardo di Guasila, Riccardo Pittau o ancora Anima e cori (Anima e cuore) dove ritroviamo nei ritornelli di entrambi i pezzi dei campioni estratti dal primo album.
Per finire con Attenti a lu cani (Attenti al cane) il cui titolo fa chiaro riferimento al cane a sei zampe simbolo della multinazionale energetica italiana, ENI.
I testi sono di Riccardo Fadda (RD), Tizianu Masia (ZIANU), Leonardo Solinas (OKIO).
La torramus a iscrier è di Alberto Masala.
Tutti i pezzi sono stati registrati presso DomoIstrana (PortoTorres) e mixati da Francesco Pace (MICHO P) presso il Magnitudo Studio
Produzioni di: Micho P, Dj Ekl, ErgoBeat, Dj Mrh, Dj Skunk
Impianti Grafici e sito Web a cura di Sanna Alessandro (Quilo)
*PortoTorres.
Bar La Pintadera – Corso Vittorio Emanuele 126
Circolo Culturare Via Margutta – Viale delle Vigne 16
*Sassari
Circolo Culturale Aggabachela – Via Diaz 26
Circolo Sandalia – Via Dessi 18
Libreria Odradek . via Torre Tonda 42
*Fordongianus
pizzeria La Befana
*Osilo
Marco Alessandrini
*Cagliari
Mono Music Shop via Eleonora d’Arborea
*Nuoro
Tzirculu Tortuga – via Ragazzi del 99
Circolo Sardegna – via Maddalena 12
*Lombardia (Milano e dintorni)
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