Alberto Masala
GEOMETRIE DI LIBERTA’ – terza scrittura
Il Maestrale – Grandi_Tascabili € 12.00 – 159 pp.
Dialoghi con:
Alessandro Giammei e Marzia D’Amico (2012),
Antonio Barocci (2002), Luca Panzavolta (1992)
Prefazione di Roberto Barbanti
Immagine di copertina: Fabiola Ledda
Dire che l’arte è morta non significa niente: l’arte muore nel momento in cui muore il bisogno di liberazione
libreria Fahreneit 451 – Campo dè Fiori 44 – ROMA
Venerdì 9 novembre 2012 alle 18,30
Andrea Pomella dialoga con Alberto Masala
in vista dell’incontro, linko qui una bella recensione di Andrea Pomella sulla terza pagina de “il Fatto Quotidiano”
Alberto Masala – Sardo, vive a Bologna. Poeta e traduttore, agisce in contesto internazionale. Da anni sperimenta in concerto. Nella scrittura usa diverse lingue. Pubblica in Italia, USA, Francia. È in raccolte e antologie di 10 paesi del mondo. Ha tradotto Jack Kerouac, Judith Malina, Lawrence Ferlinghetti, Serge Pey, Peppinu Mereu. Ha diretto progetti d’arte in Europa (Berlino, Amsterdam, Salonicco, Bologna, Asuni). Nel suo percorso anche performance, teatro, cinema, radio.
Andrea Pomella – nato a Roma. Scrive su IlFattoQuotidiano.it e qualche volta sulle pagine culturali dell’Unione Sarda. Ha pubblicato monografie su Caravaggio e su Van Gogh, il romanzo breve Il soldato bianco (Aracne, 2008) e il saggio sulla povertà 10 modi per imparare a essere poveri ma felici (Laurana, 2012). Il prossimo libro uscirà all’inizio del 2013, si intitola La misura del danno (Fernandel), è un romanzo.
la rassegna estiva dei Teatri di Vita quest’anno ha il titolo: Cuore di Grecia
Lettere dal fronte interno
Fra le altre iniziative nel programma, una personalità della società civile greca scriverà una lettera ad un omologo italiano. Ogni sera, durante il festival, questo “omologo italiano” leggerà la lettera: il sindaco, l’architetto, il pensionato, l’economista, lo studente, il giornalista, il ricercatore, il poeta…
Io riceverò una lettera da Tsalapatis, poeta greco, e, il 26 luglio alle 21, la leggerò in pubblico e gli risponderò.
Cuore di Grecia, al Parco del Triumvirato di Bologna
e grazie a Loredana Lipperini ecco qui il testo completo della lettera
Il Leonardo – Libreria delle Arti di Bologna
Alberto Masala
GEOMETRIE DI LIBERTA’
terza scrittura
venerdì 13 aprile 2012, ore 18,00
INTERVERRANNO I DUE STUDENTI AUTORI DELLE NUOVE INTERVISTE CONTENUTE NEL LIBRO:
Alessandro Giammei – Università ‘Normale’ di Pisa.
Marzia D’Amico – Università “La Sapienza” di Roma.
MODERATORE:
Christian Caliandro – Università IULM di Milano
“Il Leonardo – Libreria delle Arti” – Via Guerrazzi 20, Bologna
tel. 051.238147 – fax 051.227766 – info@il-leonardo.com – www.il-leonardo.com
Un’intervista che mi ha fatto Laura Fois su L’Universale.
La ringrazio.
In un’intervista via mail, il poeta spazia dall’arte alla situazione della cultura e della politica in Italia, mettendo due generazioni a confronto…
Se Serge Pey l’ha definito “uno fra i maggiori testimoni della poesia contemporanea”, per Jack Hirschman è “un poeta dell’esortazione, un anarchico con coscienza di livello culturalmente internazionale, ed una produzione di tale ispirazione e tanto catalisticamente avanti da essere progenitrice come lo sono stati Antonin Artaud in Francia e Julian Beck con il Living Theater negli U.S.A”. Alberto Masala non ha certo bisogno di presentazioni se non fosse tanto acclamato internazionalmente quanto sconosciuto in patria. Restio a pubblicare libri (anche se alla fine l’hanno convinto), testardo cultore e difensore della poesia orale in quanto sardo. “Non dimentico mai”, scrive nel suo blog, di provenire da una società che si è mantenuta attraverso la produzione orale”. Masala appartiene poi alla Beat Generation, perché la sua è anche poesia di rottura. Ha tradotto racconti inediti di Kerouac; di Hirschman e di Gregory Corso è un grande amico. Ad aprile di quest’anno, il suo capolavoro, “Alfabeto di strade (e altre vite)”, è stato mandato in ristampa a un anno dalla sua uscita. Negli Stati Uniti è andato a ruba. Alberto Masala è un poeta che vive di scrittura.
Di scrittura? La prima domanda mi è sorta spontanea, nella nostra lunga corrispondenza via mail. E anche se lui mi ha risposto dalla tastiera di un pc, a me è sembrato di non averle lette queste sue parole che seguono, ma di averle ascoltate. Perché ogni parola del poeta è voce, essenza che si propaga in chi non ha voce, e alfabeto di comunicazioni e significati che ti entrano in testa e restano, come la colonna sonora delle nostre vite.
Ancora »
il reading è all’interno di IM REQUIEM di Fabiola Ledda che inaugura il 31 ottobre alle ore 19
il 26 agosto 2011, al festival Santannarresi Jazz , con la contrabbassista Silvia Bolognesi ed il funambolo Valentin, ho eseguito un’opera di cui, oltre al testo, ho scritto anche gli andamenti e le dinamiche.
Esperienza meravigliosa che ha segnato una tappa fondamentale del mio percorso.
* Jaco Pastorius (Norristown, 1 dic. 1951- Fort Lauderdale, 21 set. 1986) – Muore dopo aver subito un brutale pestaggio da parte di un buttafuori. I medici raccontano che dopo aver staccato la spina il cuore di Jaco continuò a battere per altre 3 ore in modo regolare come un giro di basso.