Ancora una sinergia devastatrice in uno dei territori più belli e incontaminati della Sardegna. Eccone qui la somma: Speculatori d’assalto + Amministrazioni locali complici + una Popolazione la cui consapevolezza media del territorio è vicina allo zero + un Giornalista compiacente che normalmente si occupa di sport su un Giornale apparentemente senza carattere (ma in realtà anch’esso complice) che avvalla l’operazione… e via! Tutti insieme appassionatamente: l’allegra congerie dei compari sta per ripartire! Da oltre quarant’anni ogni operazione speculativa che prepara un nuovo disastro ambientale percorre sempre questi stessi sentieri.

Già in un post precedente affrontavo la questione sottolineando i più evidenti problemi che emergono immediatamente in ogni territorio in cui si immette un campo da golf. Allora dicevo che i maledetti campi da golf sono

“Rifiutati da tutti, condannati dall’UE (sentenza contro l’Austria del 29/1/04, Corte di Giustizia Europea, Sez.II), altamente inquinanti . In un anno un campo “mangia” da 750 a 1500 kg di fitofarmaci, diserbanti, pesticidi ed ogni 24 ore si “beve” 2.000 metri cubi d’acqua, ovvero il consumo di un paese di 8.000 persone. Per far giocare quattro ricchi spensierati.

Quanto costa un campo da golf? L’investimento si aggira intorno ai 6 milioni di euro. Si stima che venga recuperato in 42 anni. E la gestione non copre le spese: almeno trecentomila euro l’anno. Chi paga? Cosa si può fare per aiutare questi poveretti? La speculazione edilizia perbacco! Perché non ci avevamo pensato? Il fallimento di Is Molas non ci ha insegnato niente. Chiediamo un parere ai 6.500 creditori, tra loro panettieri e artigiani, che attendono pagamenti arretrati. Andiamo ad intervistare il proprietario del golf di Stintino. Forse è ancora in galera per bancarotta fraudolenta, truffa e frode fiscale.

le Amministrazioni comunali di Talana e Triei offrono in regalo alla speculazione
80 ettari pubblici incontaminati

Ci riprovano. Impunemente e sfacciatamente. Regalando un territorio incontaminato di 80 ettari alla speculazione, alla privatizzazione più improduttiva ed arrogante. Reazioni della popolazione? Per ora nulla. Ma sono certo che si troverà subito qualcuno che difenderà questo “investimento” agitandolo in nome del progresso economico. Intanto chiediamo al “fedele” ed entusiasta giornalista di fare i nomi: vorremmo sapere chi sono gli speculatori che godranno dell’omaggio e che legami hanno con quel territorio. Una simile operazione dovrebbe, a mio parere, mettere in allerta preventivo almeno un ufficio Antimafia.

Da tanto tempo propongo che per ogni delibera riguardante un territorio, come per malasanità o errori giudiziari, siano gli stessi Amministratori firmatari a RISPONDERE ECONOMICAMENTE e PENALMENTE di eventuali disastri. Oggi confermo questa proposta e utopicamente mi permetto di sognare che venga adottata dall’Amministrazione Regionale nei confronti di ogni Giunta Comunale. Credo infatti che i crimini ambientali (di questo per me si tratta) abbiano una portata enorme, paragonabile alla strage, e che il futuro degli abitanti debba essere tutelato con strumenti forti contro l’invadenza delle speculazioni.

Su cos’è il golf, ecco alcuni link per saperne di più:
– il sito italiano antigolf
– il sito internazionale antigolf


il giornalista oristanese Andrea Atzori che si occupa attivamente della questione

 

Italian Billionaire Renato Soru


Da Sandro Martis ricevo una lettera che dice:
Soru ha messo in vendita Naracauli. Per farci alberghi, centri benessere, campi da golf. Tra quelle miniere abbandonate e quei bellissimi ruderi risuonano ancora i colpi di piccone dei nostri nonni. Mi sconforta pensare che diverranno saune per miliardari.
Soru sta scherzando e crede che la beviamo… Che interesse abbiamo a risanare un’area di enorme valore storico-ambientale per poi consegnarla a un miliardario ed i suoi pochi amici? Perché questo regalo? Perché non possiamo godere di un bene che ci appartiene e “ancora risuona dei colpi di piccone dei nostri nonni?” Quali umiliazioni ci aspettano dopo la cosiddetta Costa Smeralda? Che nomi daranno alla nostra prossima servitù? L’elemosina di un milionario, ammesso che paghi, è lo sviluppo sostenibile che ci emanciperà dalla nostra cultura millenaria? Etica? Cultura? Manca solo che ci riporti i Savoia!

Masua, Monti Agruxau, Ingurtosu, Pitzinurri e Naracauli


Anche a me viene da piangere.

E poi… come se non bastasse, i maledetti campi da golf !!!
Rifiutati da tutti, condannati dall’UE (sentenza contro l’Austria del 29/1/04, Corte di Giustizia Europea, Sez.II), altamente inquinanti (in un anno un campo “mangia” da 750 a 1500 kg di fitofarmaci, diserbanti, pesticidi) ed ogni 24 ore si “beve” 2.000 metri cubi d’acqua, ovvero il consumo di un paese da 9.000 persone. Per far giocare quattro ricchi spensierati.

Intanto si convoca il Forum mondiale sull’acqua, principale problema del pianeta, patologico in Sardegna. Recentemente a Sassari abbiamo girato disperatamente per far fare la pipì a due bambine… perché? I bar della città erano da due giorni senz’acqua.

Quanto costa un campo da golf?


L’investimento si aggira intorno ai 10-12 miliardi di lire. Si stima che venga recuperato in 42 anni. E la gestione non copre le spese: almeno trecentomila euro l’anno. Chi paga?
Cosa si può fare per aiutare questi poveretti? Laspeculazione edilizia perbacco! Perché non ci avevamo pensato? Il fallimento di Is Molas non ci ha insegnato niente. Chiediamo un parere ai 6.500 creditori, tra loro panettieri e artigiani, che attendono pagamenti arretrati. Andiamo ad intervistare il proprietario del golf di Stintino. Forse è ancora in galera per bancarotta fraudolenta, truffa e frode fiscale.

Signor Presidente, mi ascolti: è un gioco pericoloso… i campi da golf, specie in Italia, confinano quasi sempre con la speculazione, la truffa, e la galera…

Basta. Per informazioni più approfondite e precise rimando alla stessa fonte da cui ho attinto. Una fonte fresca e senza pesticidi: la ricerca di Andrea Atzori e quest’altro sito antigolf.

Insomma, Presidente, inquinamento, privatizzazione becera ed improduttiva, speculazioni, regali ai miliardari. Peggio non poteva pensare. Ma andiamo per logica ed eliminiamo i dubbi:
Non posso credere che abbia debiti personali con loro. Non userebbe il bene pubblico per saldarli. Non penso che voglia entrare nel Club dei Parvenus. Troppo intelligente per mescolarsi con certa gente. Comunque tolga subito queste ombre dalla sua luminosa figura. Restano gli interessi privati, ma non ci crederò mai: Lei è
sardo, non di Arcore!
A scanso di guai propongo che, come per malasanità o errori giudiziari, d’ora in poi siano gli stessi firmatari della delibera a RISPONDERE ECONOMICAMENTE e PENALMENTE di eventuali disastri. Accetta
queste condizioni?
Assuma nobilmente le responsabilità e non le lasci in eredità ai nostri discendenti. Si distingua dai politici che l’hanno preceduta. Confermi che non è un padrone ma un rappresentante del popolo, dell’interesse collettivo. O sarà la sua intelligenza politica a non risplendere.

Una volta, durante una discussione, un’amica uscì sbattendo la porta. Un’ora dopo ricomparve e disse: “E sappiate che se mi faccio un’opinione è perché so di poterla cambiare”. Le chiediamo di avere la stessa dignità: cambi opinione e aumenterà nella nostra stima.


buon lavoro

Alberto Masala