L’ultima parola. In viaggio, nel jazz.
Il Maestrale. 2003 Tascabili. Narrativa € 10
traduzione e cura di Alberto Masala
(con uno scritto di Paolo Fresu)

Questi appartati scritti di Jack Kerouac (molti dei quali tradotti qui per la prima volta in italiano) testimoniano ancora una volta due grandi motivi dello scrittore americano: il viaggio e il jazz. Meglio: in viaggio e nel jazz, perché ad imporsi nella lettura di Kerouac è ¨il dinamismo della sua prosa e l’immersione della scrittura nel suo oggetto”.

«Se chi scrive è la musica, Kerouac diventa musica. Se chi scrive è il viaggio, lui si fa percorrere dalle visioni, diventa strada. Così diventa occhio, mano che impugna una fotocamera nelle mani di Robert Frank. Diventa toro, sangue, e chi scrive è la stupidità umana… diventa gente, e linguaggio della gente: Dave, il ragazzo messicano, l’umanità di Tangeri con Burroughs, gli irochesi, la patetica visione dell’eroico country quotidiano di un’America bambina che non vorrà mai crescere. E Kerouac diventa America. Ma, come i bambini, la rompe e la rifà diversa». (Alberto Masala)

due belle recensioni:

 

(aprile 2001)
avevo letto dei divieti sulle donne afghane
la cosa mi ha toccato molto
come sostenerle?
faccio un libro – lo porto in concerto – vendo il libro – mando i soldi
e intanto la questione circola, si diffonde…

ITALIA
esce Taliban vende più di 700 copie in un mese e mezzo

USA
cadono le torri gemelle
Taliban va negli USA con traduzione di Jack Hirschman e Raffaella Marzano
grazie al grande lavoro di Jack e l’aiuto di Ferlinghetti, si vendono tutti (non so quanti)
il testo viene sceneggiato in radio

AFGHANISTAN
le donne aghane del RAWA cominciano a ricevere un po’ di soldi
un giorno arriva una telefonata
era una signora (Mahmuda) che aveva rintracciato l’indirizzo tramite City Lights
mi ringrazia e dice che per l’8 marzo le donne avrebbero letto i miei testi in pubblico nel campo profughi di Quetta in Pakistan – questo, come si può intuire, mi commuove profondamente e mi emoziona.


un contratto editoriale mi vincola al non poter più fornire qui il testo di TALIBAN italiano come ho sempre fatto in precedenza
contattami per averne un estratto…

la foto di copertina è di Fabiola Ledda: Mostar, la pulizia etnica sulle donne musulmane in Bosnia.

edizioni ETL – ISBN 88-900770-0-x

 

 

 

FRANCIA (2003)

Taliban, tradotto da Ambre Murard con postfazione di Serge Pey, esce per le éditions-n&b con una copertina hard di pessimo gusto

non so quante copie abbia venduto e se l’editore stia mandando soldi alle donne… ma credo sia un gioco sporco, visto che non manda notizie né danaro…

– viene messo in scena in recital (a Limoges)

ISSN 1275-224X – ISBN 2-911241-30-4
Parution : 2003 – Prix : 11

télécharger TALIBAN en français

 

 

ITALIA/USA (2007)

grazie a suoninversi e Thanitart esce la seconda edizione in occasione delle mie letture di luglio 2007 a San Francisco (info)

download TALIBAN USA

 

 

 

Marie-José Hoyet – Pagine
Massimiliano Salvatori – Piazza Grande
Silvana Fracasso – Carta
Giancarlo Porcu – La grotta della vipera
Il Secolo XIX
Silvia Tessitore – Rubicondor On Line
Roberto Dall’Olio – Terra di nessuno
Elisabetta Marino – Boca Raton Paper
le libraire.com

 

USA (2014)

Taliban non finisce mai… mentre ero sotto la doccia suona il corriere con i pacchi delle copie del libro appena ristampato negli USA da Marimbo. I libri erano imballati con una copia accartocciata del 31 dicembre 2013 del San Francisco Chronicle and Bay Area, così posso anche leggermi un po’ di notizie da laggiù…

nel retro c’è scritto:

  “To give voice to words is of Sardinian essence. And Masala has always allowed that essence to be essential to the way he looks at life and expresses himself. Thus, combining Sardinian esprit, Italian bril­liance and a culturally political awareness at home and abroad, it’s little wonder he should have chosen to engage the situation involving the Taliban. The prohibitions that precede each of the 32 short poems read like a litany of horrible decrees. The poems which follow each prohibition are almost dialectic responses to the decrees, whether in fear of them, or submission or resistance to them.”
–  Jack Hirschman from the Introduction


TALIBAN, The 32 Precepts for the Women

translated by Jack Hirschman with Raffaella Marzano

ISBN 1-930903-78-2,   978-1-930903-78-4
$
14


intervento dalla raccolta di brevi saggi Poesia a Bologna
a cura di Giancarlo Sissa

 

Gallo&Calzati, Bologna 2004
ISBN 88-88379-27-4)

 

download qui del mio testo

 

e intanto, dato che, come dice Patrizia, non sempre ricordano

Patrizia Vicinelli – 1989

 

Serge Pey
Nierika o le memorie del quinto sole
Il Maestrale. 2001 Poesia € 14.46
traduzione e cura di Alberto Masala

Le poesie che compongono questo libro sono state vissute e redatte da Serge Pey fra il 1978 e il 1992 sotto l’influenza delle visioni allucinatorie del peyotl. Sono le tracce dei viaggi iniziatici del rito dei huicholes, indios dell’alta falesia di Las Latas, nella Sierra Madre messicana, presso i quali Serge Pey ha vissuto. Il rito huichole del peyotl è il Nierika: spesso simbolizzato da un piccolo specchio, il Nierika è “un buco da fare nella materia per vedere al di là di questa e ritrovare se stessi”. Sotto la guida dei cantori-sciamani-artisti il rito prepara “il passaggio ad una poesia non separata, una poesia di totalità , una poesia fisica prodigiosa e magica”. Un passaggio che conduce il poeta a riconoscersi un altro da se stesso, riprendendo nella sua profonda verità l’Io è un altro di Rimbaud. In questo poema Serge Pey mescola la bellezza dei nomi di differenti dialetti huicholes incontrati sul suo cammino, ma esso resta comunque una traduzione: quella della lingua del peyotl. La parola poetica è qui accompagnata da disegni, ideogrammi personali che riprendono, direttamente o dalla memoria, i disegni allucinati del peyotl. Sono i grafismi che Pey incide sui bastoni di castagno sui quali scrive anche i suoi testi. “Questi grafismi si confrontano alla mia visione scaturita dal viaggio allucinogeno e alle memorie di fuoco dei marakaame, i cantori-artisti-sciamani”.

due interviste sul tema dell’arte e dell’etica nell’azione culturale realizzate a dieci anni di distanza l’una dall’altra:
1992 – con Luca Panzavolta a cui si deve l’idea del titolo – uno studente che Roberto Barbanti, ora docente di estetica all’Università di Paris Saint Denis, mi inviò per una ricerca sulla pratica dell’arte;
2002 – con Antonio Barocci – un giovane scrittore che mi ri-interroga sulle stesse questioni, dando una nuova e più attuale conformazione al dialogo.

Una recensione di Mimmo Cangiano apparsa su Fuori casa

GEOMETRIE DI LIBERTA’

Alberto Masala a colloquio con Luca Panzavolta e Antonio Barocci

introduzione di Roberto Barbanti
con una Pagina Bianca di Barbara Di Gennaro
immagine di copertina di Anton Roca

ZONA 2004 – pp. 96
EURO 10 – ISBN 88 87578 74 5

 

 

questo libro è ormai desueto e fuori commercio – nessuno è autorizzato a venderlo – per il Maestrale nel 2012 è uscita la TERZA SCRITTURA che include anche queste parti vedi a questo link

cover by Agneta Falk

 

lettera/poema, indirizzata a Bush prima che iniziasse la seconda guerra del Golfo, uscita soltanto negli USA con traduzione di Jack Hirschman

CC. Marimbo press
PO Box 933 – Berkeley, CA 94701-0933
ISBN 1-930903-17-0

 

un contratto editoriale vincola a non poter più fornire il testo italiano (che ora è contenuto in Alfabeto di strade) – contattami se vuoi averne un estratto…

In the Executioner’s House (in english)

 

 

 

 

 

l’ex Governatore della California.

 

 

 

con

Alberto Masala
Fabiola Ledda
Antonio Are

 

2002 -libretto (E.T.L©)+ CD (erosha©)
ISBN 978-88-900770-1-8

contributi di Paolo Angeli, Pierangelo Galantino, Andrea Martignoni, Mario Martignoni, Tore Panu, Miriam Palma, Riccardo Pittau  –  contributi onirici di Patrizia Vicinelli ed Antonin Artaud

 

mediterranea raccoglie i miei appunti di prosa poetica sul Mediterraneo insieme alle foto di Massimo Golfieri

il libro è in vendita pubblicato da Il Maestrale

qui puoi scaricare un breve estratto

italiano
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bosanski

Alessandra Menesini – l’Unione Sarda