Paesaggi d’autore – racconti brevi scritti da Marcello Fois e da me.
Com’è andata: Marcello aveva il contratto per fare un lavoro su commissione e, molto impegnato come sempre, mi coinvolge chiedendo una mano per realizzarlo. Scrivo più di 30 racconti brevi, e, arrivato a un certo punto, Marcello mi ferma dicendo che avrebbe fatto lui gli altri. (Non so poi esattamente quanti e quali abbiano pubblicato). Così alla fine il libro risulta fatto insieme: una parte per ognuno (e lui fa a metà anche dei soldi).
Il libro esce, ma gli editori di un’etichetta istituzionale, molto approssimativi (e forse anche un po’ distratti… o in malafede?) si scordano (!) di mettere anche il mio nome a fianco di quello di Marcello Fois. Insomma, come Scajola e Fini, fanno una cosa a loro insaputa (ma ci devo credere?)… Peccato: l’operazione è condotta in modo superficiale, ma poteva essere anche un bel lavoro. Aspetto di vedere se me ne mandano almeno una copia.
Marcello tenta di recuperare in conferenza stampa, ma è troppo tardi: “Un lavoro creativo, originale, faticoso ma anche molto divertente – ha spiegato alla stampa Fois – Sostanzialmente con l’aiuto dello scrittore Alberto Masala ho costruito delle storie tenendo conto delle singole specificità delle regioni raccontate”.
il libro viene presentato così: Un’antologia di racconti ambientati nei luoghi dei grandi personaggi della letteratura, dell’arte, del cinema e della musica di sette Regioni italiane. Un taccuino di viaggio, una piccola guida sentimentale dedicata a tutti coloro che, più che turisti, si ritengono viaggiatori. (Edizioni Diabasis 2010).
Pubblico la copertina come dovrebbe essere, nel senso che con una magistrale operazione grafica ho aggiunto il mio nome fra gli autori rendendo giustizia a quella copertina.
Un libro è sempre un libro, perbacco!
Ho aspettato un tempo più che ragionevole, ma ad oggi, 14 aprile 2011, a cinque mesi dalla pubblicazione, non ho ricevuto né copie né alcuna notizia. Proprio una bella faccia tosta! Si ipotizza che l’editore ed il committente abbiano fatto finta di nulla per paura di dovermi pagare… Insomma: per vedere quel libro scritto da me dovrò comprarmelo.