Il 4 ottobre del 2004 ho lanciato un appello agli intellettuali a sostegno della lotta dei pescatori di Capo Teulada. Sono passati due anni dall’appello, ma la situazione dei pescatori non è cambiata. A Teulada ancora si gioca alla guerra. In compenso peggiorano gli effetti di quella che viene chiamata la Sindrome di Quirra, cioè i casi di tumore fra le popolazioni intorno alle basi. Questo nonostante le smentite dei politici, da noi fortemente sospettati di mentire. Primo fra tutti il poco onorevole Cicu (di forza italia), ex-sottosegretario alla difesa. Cosa c’è dietro, oltre la storica sudditanza agli USA, in questo caso pagata dai Sardi che subiscono l’80% delle attività di servitù militari italiane? Ma il BUSINESS perbacco! Infatti proprio in Quirra, regione del sud-est della Sardegna intorno a Perdas-de-fogu, c’è il più grande supermarket delle armi in Europa. Lì, per soddisfare i probabili acquirenti, si sperimentano gli esplosivi di ‘nuova’ concezione. Come per esempio quelle bombe all’uranio impoverito lanciate sulla Bosnia…
Tanto per non far cadere la questione, leggete quello che la giornalista Sara Dellabella ha scritto in un servizio su rivist@onlinecon quattro interessanti articoli. Se poi magari volete anche fare qualcosa contro le basi…
UNA SANA TRADIZIONEIn Sardegna i pozzi sacri sono altari che rappresentano la vagina della Dea Madre. L’ordalìa è un’antichissima usanza sacra: in caso di affermazioni dubbie, si invitano le persone a discendere e giurare stando immerse nell’acqua. Chi mente viene punito dalla Dea. Bene, se qualcuno avesse mentito sulle esercitazioni, gli esperimenti e gli effetti dell’uranio impoverito, gli auguro di poter subire gli stessi effetti sulla propria lingua.
Le immagini in alto sono tratte da uno spudorato sito di propaganda dell’aviazione. Quelle in mezzo da PICCOLA PESCA, il bellissimo documentario di Enrico Pitzianti sulla lotta dei pescatori. Quelle più in basso sono del pozzo sacro di Paulilàtino (da internet).
>Concordo,l’ordalià costituirebbe un plausibile mezzo demistificatorio ,funzionale perchè qualche colonialista rinsavisse o quantomeno cessasse di profferire spudorate mendacie.
>Salve a tutti,
stò meditando di realizzare la mia tesi di laurea in antropologia sulle nuove forme di colonialismo e sulle dinamiche sociali nei contesti di disagio. In questi anni mi sono sempre chiesto quali potevano essere i contributi che una disciplina come l’ antropologia – accusata spesso di occuparsi solo dell’ esotico – poteva dare alla società in cui viviamo. Ritengo che le scienze sociali siano sempre politiche nella misura in cui conoscere significa controllare e poter prevedere un funzionamento diverso. Ho intenzione di realizzare una ricerca sul campo a Teulada, fra i pescatori e gli abitanti del paese. A motivarmi in questo progetto concorrono anche ragioni personali: mia madre è di Chia , fin da bambino ho sentito parlare di servitù militari, parola a cui associavo le reti rugginose che ancora vietano l’ accesso alle meravigliose spiagge di Teulada.
Sarò grato a chiunque vorrà fornirmi informazioni o contatti in trelazione al tema del mio progetto.
grazie
enrico cazzin -Venezia-